Il saluto militare
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Come nella maggior parte degli eserciti del mondo, anche nell'esercito tedesco il saluto militare era un soggetto complesso. Ai soldati veniva insegnato fin dai primi giorni di servizio che quando erano in uniforme dovevano fare il saluto ai superiori e ad alcuni oggetti, che fossero in servizio o fuori servizio.

Quando era in uniforme, il soldato tedesco doveva salutare:
- Il Führer
- I superiori di tutte le forze armate in uniforme (Heer, Kriegsmarine, Luftwaffe, Waffen-SS, e forze armate straniere), inclusi i membri in pensione delle Forze Imperiali tedesche, della Reichswehr, e delle disciolte Forze Federali austriache
- I superiori in abiti civili che aveva riconosciuto
- Bandiere e stendardi
- Monumenti di guerra con guardia d'onore

Definizione di "superiori":
Un ufficiale era superiore a: Tutti gli ufficiali di grado inferiore senza distinzione di unità
Tutti i sottufficiali e soldati senza distinzione di unità
Un sottufficiale (Unteroffizier mit Portepee) era superiore a: Tutti i sottufficiali di grado inferiore della sua sola unità
Un sottufficiale di qualsiasi grado (Unteroffizier mit Portepee o Unteroffizier ohne Portepee) era superiore a: Tutti gli uomini di truppa (Schützen, Grenadier, etc. come anche quelli che avevano il grado di Gefreiter/Obergefreiter/Stabsgefreiter)

Nell'esercito tedesco tradizionale, i subordinati si riferivano agli ufficiali solo in terza persona (per es. "Herr Major ist richtig", "Il Signor Maggiore ha ragione"). Sotto il nazionalsocialismo, in cui si supponeva che tutti gli uomini fossero uguali, rivolgersi direttamente a un superiore era dapprima facoltativo, poi divenne obbligatorio (le Waffen-SS andarono addirittura oltre: mentre nell'esercito ci si rivolgeva a tutti i superiori con la parola Herr seguita dal grado, nelle SS la parola Herr non veniva usata).

Un opuscolo canadese del tempo di guerra aggiungeva questo: "La solidarietà tra tutti i gradi è esemplificata nell'uso tedesco del saluto militare. Il principio di base è che il saluto è un segno di rispetto militare scambiato tra fratelli in armi, ed è supportato dal fatto che si richieda che sia scambiato indistintamente allo stesso modo tra tutti gli individui in servizio militare. Così, nella mente dei soldati, il saluto ha smesso di essere un simbolo di casta associato al corpo ufficiali."

C'erano tre modi di salutare:
- camminando, passare accanto al superiore o all'oggetto mettendosi sull'attenti*
- da fermi, mettersi sull'attenti e rivolgersi verso il superiore (accompagnato dal battere i talloni)
- da seduti, mettersi sull'attenti e rivolgersi verso il superiore

*: qui e in seguito mettersi sull'attenti quando si è in movimento significa camminare con schiena eretta e sguardo attento rivolto al superiore.

Cerano anche tre tipi diversi di saluto:

Il saluto con la mano
Il saluto militare con la mano era simile a quello britannico o americano; era sempre fatto con la mano destra, che veniva sollevata verso l'esterno, con il palmo verso l'avanti, fino al bordo del copricapo. Non ci doveva essere nulla né nella bocca né nella mano quando si salutava. Inoltre il saluto con la mano era fatto solo quando il soldato era in uniforme e con un copricapo. L'esterno della mano era quasi verticale.
Come in tutte le forze armate, anche nella Wehrmacht c'erano probabilmente molti soldati che non erano in grado di eseguire correttamente il saluto, dimenticavano velocemente il modo corretto, o semplicemente non se ne curavano. Il 24 luglio 1944, il saluto militare venne sostituito in tutte le circostanze dal saluto tedesco, come segno di lealtà nei confronti del Führer sopravvissuto a un attentato da parte di ufficiali dell'esercito quattro giorni prima.

Il saluto tedesco
Più conosciuto come saluto nazista, il Deutscher Gruß era fatto alzando il braccio destro teso ad un angolo di 45 gradi, con le dita della mano tese e strette insieme, e il pollice rientrato. Questa forma di saluto fu introdotta durante il Terzo Reich, e sebbene non avesse origine né nel periodo imperiale né in quello di Weimar, era stato sicuramente impiegato dagli eserciti antichi.

Il presentat'arm
I soldati armati di fucili potevano anche salutare presentrando le armi; sebbene ancora in uso in parate e cerimonie, la pratica di presentare le armi da parte di singoli soldati, sentinelle ecc., venne presto abbandonata e fu poi proibita durante la guerra. I soldati armati di fucili dovevano invece portarli in spalla.

Esempi:
Le circostanze in cui si presentava la necessità di salutare potevano essere varie e complesse.

- In generale, quando un soldato era in uniforme e indossava il copricapo, il saluto veniva fatto quando passava accanto a un superiore. Se un gruppo di soldati era riunito assieme, ci si aspettava che la prima persona che vedeva il superiore avvisasse gli altri, in modo che potessero salutare tutti assieme. Ogni membro di una pattuglia o di altri gruppi che non avessero uno schieramento militare doveva salutare individualmente. Il passo continuava normalmente, e il saluto veniva fatto a sei passi di distanza dalla persona o dall'oggetto a cui era diretto il saluto, e tenuto fino a due passi oltre.

- Se il soldato era in abiti civili, era usato il saluto tedesco al posto del saluto militare.

- Se il soldato aveva qualcosa in mano, non era richiesto che salutasse, ma ci si aspettava che si passasse sull'attenti accanto a un superiore o, da fermo, che si mettesse sull'attenti finché il superiore non lo avesse superato.

- Se ci si rivolgeva a un superiore in un ambiente chiuso, come un ufficio, bisognava salutare con il saluto tedesco, e in questo caso il superiore non era obbligato a rispondere al saluto; quindi il saluto veniva fatto molto velocemente. Inoltre ci si aspettava che l'uomo a rapporto si levasse il cappello e lo tenesse con la mano sinistra, con l'interno rivolto verso la sua gamba sinistra, e l'insegna del cappello rivolta davanti a sé. Quando il soldato veniva congedato, ripeteva il saluto, faceva un brusco dietrofront e usciva.

- Se un superiore entrava in una stanza o in una classe in cui erano presenti dei soldati, il primo soldato a vederlo dava l'attenti alla sala (con il comando "Achtung!"). Se il superiore era un sottufficiale della stessa compagnia, batteria o squadrone dei soldati, il soldato più anziano doveva fare rapporto sulla stanza, per esempio: "Stanza 21, occupata da 2 Gefreiten e 7 Schützen. Due uomini in licenza, uno in ospedale."

- Nel caso di una unità schierata, solo il comandante doveva salutare i superiori. Se la formazione era in marcia, si ordinava: passo da parata (passo dell'oca) e occhi a destra o a sinistra.

- Altre unità non schierate, come le squadre di lavoro, dovevano continuare a lavorare in presenza di superiori, e solo il caposquadra doveva salutare in modo appropriato.

- In ogni caso, se un soldato era impegnato in un'attività, non doveva interromperla per salutare, specialmente se facendolo avesse messo in pericolo sé stesso o altri, o se il saluto avesse danneggiato la sua opera.

- Le sentinelle armate, indipendentemente dal tipo di arma che portavano, non facevano il saluto militare, ma invece si mettevano sull'attenti e seguivano con gli occhi il superiore. Se un soldato armato stava marciando al di fuori di una formazione, salutava rivolgendosi verso la persona o l'oggetto, ma non effetuava il saluto militare. Se la sua arma era a tracolla sulla schiena, le sue mani rimanevano al fianco, se l'arma era sulla spalla destra, la sua mano destra andava sulla tracolla al livello della tasca sul petto della giacca.

- Se seduti su un veicolo, a cavallo, su una bicicletta o una moto, si salutava mettendosi sull'attenti e rivolgendosi ai superiori o l'oggetto del saluto. Gli ufficiali avrebbero fatto il saluto militare solo se questo non li avesse messi in pericolo. Conducenti e piloti non salutavano mai; mentre aiuto-conducenti e comandanti di veicoli lo facevano. Il saluto da seduti era raro e generalmente veniva usato solo quando le circostanze non permettevano un saluto in piedi (come per esempio in un ristorante affollato).

Saluto verbale
Mentre nel Commonwealth e negli stati uniti era abitudine che i soldati salutassero i loro superiori, nelle forze armate tedesche era l'opposto. Un superiore decideva se salutare o meno il suo subordinato. Il saluto ordinario era "Heil" o "Heil" seguito dal grado. Dal momento che il salutato era un subordinato, la parola "Herr" non era richiesta, per esempio: "Heil, Unteroffizier". Il subordinato doveva invece rispondere con un "Heil, Herr" seguito dal grado. Era anche possibile che il superiore sostituitsse "Hitler" al posto del grado del subordinato; in questo caso la risposta era sempre "Heil Hitler." Se il superiore era Hitler in persona, la risposta era "Heil, mein Führer."